Alfie Un affascinante dongiovanni di Londra affronta la solitudine e il senso di inadeguatezza?
Nel panorama cinematografico del 1966, un film spicca per la sua ironia tagliente e la profonda riflessione sulla condizione umana: “Alfie”, diretto dal talentuoso Lewis Gilbert. Con un Michael Caine in stato di grazia nel ruolo del protagonista omonimo, il film ci catapulta nel mondo di un dongiovanni londinese che vive di conquiste amorose superficiali, convinto di avere tutto sotto controllo.
La trama segue le avventure di Alfie, un imbianchino disinvolto e affascinante che si diverte a sedurre donne di ogni tipo, senza mai impegnarsi seriamente. Con la sua parlantina arguta e il suo charme innato, riesce ad ottenere ciò che desidera, ma sotto la superficie del playboy spensierato si cela una profonda solitudine e un senso di inadeguatezza.
La sceneggiatura, firmata da Bill Naughton, è brillante e pungente, offrendo uno sguardo cinico sulla società inglese degli anni ‘60 e sulle relazioni interpersonali. Attraverso gli incontri di Alfie con diverse donne, il film esplora temi universali come l’amore, il sesso, la responsabilità e la ricerca della felicità.
Analisi del personaggio di Alfie:
Alfie è un personaggio complesso e sfaccettato. Da un lato, incarna lo stereotipo del dongiovanni: sicuro di sé, attraente, manipolatore. Dall’altro, è vulnerabile, insicuro e incapace di costruire relazioni profonde e durature.
Caine interpreta magistralmente questa ambiguità, rendendo Alfie contemporaneamente divertente e commovente. Il suo monologo finale, rivolto direttamente alla telecamera, è uno dei momenti più toccanti del cinema britannico: un’amara confessione di solitudine e una consapevolezza tardiva della propria incapacità di amare.
La critica:
“Alfie” ottenne un grande successo commerciale e fu acclamato dalla critica, ricevendo cinque nomination agli Oscar, tra cui quella per il miglior attore protagonista a Michael Caine. Il film è considerato un classico del cinema britannico e una pietra miliare nella carriera di Caine.
Perché “Alfie” è ancora attuale oggi?
Malgrado sia ambientato negli anni ‘60, “Alfie” tratta temi che rimangono attuali:
- La ricerca dell’amore: Alfie è alla costante ricerca dell’amore, ma lo concepisce in modo superficiale e egoistico. Il film ci invita a riflettere su cosa significhi veramente amare e sulle difficoltà di costruire relazioni autentiche.
- Le conseguenze delle scelte: La vita dissoluta di Alfie ha delle conseguenze pesanti, sia su di lui che sulle persone che lo circondano. Il film sottolinea l’importanza di assumere la responsabilità delle proprie azioni.
- La solitudine nella società moderna: Nonostante venga circondato da donne, Alfie si sente profondamente solo. La sua esperienza ci ricorda che il senso di appartenenza e di connessione umana sono fondamentali per la felicità.
Elementi tecnici del film:
Aspetto tecnico | Descrizione |
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Regia | Lewis Gilbert |
Sceneggiatura | Bill Naughton (dal suo romanzo omonimo) |
Cast principale | Michael Caine, Shelley Winters, Julia Foster |
Musica | Sonny Rollins |
Conclusione:
“Alfie” è un film che si distingue per la sua scrittura brillante, le interpretazioni memorabili e la profonda riflessione sulla condizione umana. Il personaggio di Alfie, affascinante e tormentato, ci invita a interrogarci sul senso dell’amore, sulla responsabilità delle proprie azioni e sulla ricerca della felicità in una società sempre più complessa. Una pellicola da riscoprire che lascia un segno indelebile nella memoria dello spettatore.